Trenta il numero delle coppie partecipanti, alcune delle quali alla prima esperienza, non avendo mai avuto l’opportunità di conoscere un metodo pratico e concreto da attuare nei momenti di crisi, come ci raccontano alcuni di loro. La prima esperienza anche in riferimento ai momenti di preghiera. “L’ invocazione allo Spirito Santo”, non ha avuto solo un impatto emotivo ,ma ha permesso e predisposto i cuori di tutti ad una maggiore accoglienza che ha favorito l’insegnamento del dott. Leonardo Trione, il quale ha introdotto i primi passi fondamentali del metodo da lui proposto.

Si tratta di un percorso a tappe: otto per la precisione, praticato durante l'arco di una giornata, alternando momenti di insegnamento ad altri esperienziali di coppia.

In ordine temporale, esordisce il dott. Trione, la prima cosa da fare è “trovare un punto di quiete nella tempesta”, ovvero individuare quella parte del matrimonio che valga la pena salvare;  successivamente, come seconda tappa, propone “l’arte del dialogo”, la capacità di comunicare ed esprimere le proprie emozioni, tra cui quelle che toccano maggiormente la nostra intimità. Si giunge così al terzo step, “la bellezza dell’ascolto”;le coppie presenti sono state chiamate a vivere la loro prima esercitazione pratica, che li ha visti coinvolti in prima persona.

ogni coppia è stata invitata a porsi l’una di fronte all’altra e, scelto un argomento di discussione da cui partire, hanno provato a mettere in atto l’arte dell’ascolto e della domanda ,così come spiegato dal relatore, e presentato da una coppia della Comunità ,con un breve esempio .Questo ha rappresentato un momento emotivamente intenso per i partecipanti.

Posti in posizione frontale sono stati invitati a guardarsi negli occhi, e ad affrontare quelle difficoltà che nella vita quotidiana è più semplice far finta che non ci siano. Al termine dell’esercitazione pratica, la mattinata di formazione si è conclusa con l’esposizione del quarto passo, “la forza della debolezza”.

Nel primo pomeriggio, il corso è proseguito con il quinto e sesto passo, fondamentali per salvare il matrimonio: “compiere azioni concrete” ed “educare alla tenerezza”.

Come sottolineato dal dott. Trione, nei rapporti interpersonali, le azioni sono molto più importanti delle emozioni, perciò bisogna imparare a compiere azioni positive nonostante le emozioni provate siano negative, così come è molto importante riscoprire la tenerezza di coppia, spesso ritenuta un ricordo di momenti passati, sostituita dalla freddezza emotiva.

Nella seconda esercitazione pratica, nuovamente gli sposi si sono ritrovati l’uno di fronte all’altro, questa volta per porre al centro della condivisione una problematica vissuta, con l’obiettivo di individuare delle azioni concrete da mettere in atto per superare la difficoltà riportata.

Infine, il relatore ha presentato gli ultimi due passi: “l’importanza della fede”, per riscoprire il valore del sacramento ricevuto, e scegliere “una Comunità che accompagna”, per imparare ad entrare in relazione con gli altri, e imparare cosa significa la parola Amore.

Come affermato da alcuni partecipanti, si può attestare che l’attualizzazione di questi passi sono fondamentali non solo per chi sta affrontando un momento di crisi, ma anche per i giovani o per le coppie adulte che desiderano crescere nell’arte dell’amore, che desiderano aprirsi alla scoperta di sé stessi e di chi hanno al proprio fianco.

Attraverso questo percorso, spiegato e approfondito meglio nel libro del dott. Leonardo Trione, possiamo così concludere che salvare il proprio matrimonio non è facile, ma possibile!

Con un atto concreto gli sposi possono riscoprirsi e rinascere come coppia, imparando l’arte dell’amore e consolidando il proprio legame.